Alcuni pazienti soffrono di ricorrenti episodi
di foruncolosi o di altre infezioni cutanee da Staphylococcus sp.
Comuni sono gli orzaioli, microascessi delle ghiandole sebacee delle ciglia e di
Meibomio, le congiuntiviti e le blefariti. Da notare che nelle infezioni palpebrali è
importante il ruolo patogeno degli stafilococchi coagulasi negativi.
di foruncolosi o di altre infezioni cutanee da Staphylococcus sp.
Comuni sono gli orzaioli, microascessi delle ghiandole sebacee delle ciglia e di
Meibomio, le congiuntiviti e le blefariti. Da notare che nelle infezioni palpebrali è
importante il ruolo patogeno degli stafilococchi coagulasi negativi.
Il diabete, l’emodialisi e l’uso di stupefacenti sono tutti fattori predisponenti; occasionalmente sono in causa disturbi funzionali immunitari o granulocitari.
Ma bisogna riconoscere che la maggior parte di questi soggetti è apparentemente normale: i pazienti sono di solito portatori nasali di S. aureus, che si autoinoculano ripetutamente sulla cute.
Il trattamento è difficile e deludente. Alcuni antibiotici locali applicati nelle narici
possono eradicare temporaneamente lo stafilococco; la mupirocina (non in commercio in
Italia) è il più efficace, ma si sviluppa facilmente resistenza.
La terapia con penicilline orali non è efficace, ma combinata con rifampicina può
produrre eradicazioni persistenti per parecchie settimane. I chinoloni possono essere efficaci ma è facile lo sviluppo di resistenze. La clindamicina è il più utile agente orale,
capace di indurre remissioni, anche di mesi.
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