giovedì 21 febbraio 2013

Ascessi

Ascessi. Gli agenti eziologici degli ascessi cutanei variano in funzione della loro
localizzazione corporea.
S. aureus è presente nella metà o più delle idrosadeniti ascellari, delle paronichie
delle mani e degli ascessi mammari puerperali. La sua frequenza scende al 20-40% negli
ascessi mammari non puerperali e in altri ascessi del tronco, delle estremità, dei glutei e
delle regioni inguinali. Questo germe è ancora meno frequente negli ascessi del capo e
del collo, dei genitali e della regione anale.

Quando la causa non è S. aureus, si tratta generalmente di componenti della normale
flora cutanea regionale o eventualmente di colonizzatori transitori provenienti dalle adiacenti mucose. Per esempio, gli ascessi del capo, del collo e del tronco sono provocati
comunemente da S. epidermidis e da Propionibacterium, membri della flora cutanea
residente in queste regioni.
Germi come S. aureus o gli streptococchi beta emolitici posseggono sufficiente virulenza da produrre da soli un’infezione. Gli altri aerobi e anaerobi isolati dalla maggior
parte degli ascessi cutanei non sono individualmente così aggressivi, ma quando alcune
di queste specie sono contemporaneamente inoculate nel derma o nel sottocutaneo da
traumi o altri meccanismi invasivi, allora ne può conseguire un’infiammazione purulenta.
Dagli ascessi perineali, inguinali e genitali sono tipicamente ottenibili colture contenenti flora fecale, come coliformi, Bacteroides sp., cocchi gram positivi anaerobi, streptococchi alfa-emolitici e non emolitici.
Gli ascessi cutanei si manifestano abitualmente come noduli eritematosi, dolenti,
fluttuanti, spesso con una pustola alla sommità. In alcune sedi insorgono più lesioni limitrofe e contemporanee (es. idrosadenite ascellare), che rendono l’infiammazione più
intensa. Si possono aggiungere estesa cellulite circostante, linfangite, linfadenite e febbre.
Lo svuotamento del pus tramite incisione e drenaggio costituisce di solito la terapia
efficace. Alcuni clinici preferiscono lasciare aperta l’incisione, altri riempiono la cavità
con garza per alcuni giorni, altri ancora suturano l’incisione immediatamente dopo il
drenaggio.
Esami microscopici e colture del pus sono particolarmente utili qualora siano presenti
estesa cellulite periferica, gangrena cutanea, compromissione delle difese immunitarie o
manifestazioni sistemiche di infezione.

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