lunedì 25 marzo 2013

Epatite B


La malattia

Il virus dell'epatite B (HBV) è trasmesso da una persona all'altra col sangue e con i fluidi corporei, in genere attraverso i contatti sessuali o l'uso di iniezioni di droghe. Tuttavia circa il 30% delle persone che si sono infettate, non ha fattori di rischio noti. Il virus può essere trasmesso ai neonati dalle madri infette. L'infezione colpisce in particolare il fegato.

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I sintomi della malattia acuta da HBV variano e possono comprendere perdita di appetito, affaticamento, nausea, ittero (colore giallo degli occhi e della pelle), dolore alle articolazioni e rash (rossore) cutaneo. Più della metà dei bambini che acquisiscono l’infezione non mostrano segni o sintomi, anche se possono diventare portatori cronici.  Circa il 90% dei bambini che sono infettati alla nascita dalla loro madre e il 30%-50% di quelli che si infettano all'età di 5 anni, diventano portatori cronici dell'HBV, mentre le persone che si infettano da adulti hanno soltanto un 6-10% di rischio di infezione cronica. I portatori cronici possono sviluppare una epatite cronica o il tumore del fegato. L’epatite B è soprattutto grave per queste complicanze croniche che si sviluppano a distanza di 30 - 40 anni nei portatori cronici.  Più giovane è il paziente quando acquisisce la malattia, più è probabile che sviluppi una malattia cronica del fegato o il tumore.

I dati di sorveglianza indicano che la frequenza dell’epatite acuta da HBV in Italia si è notevolmente ridotta nell’ ultimo decennio, dopo l’introduzione della obbligatorietà della vaccinazione.


Il vaccino

L'attuale vaccino è costituito da una proteina della superficie del virus (HBsAg) sintetizzata utilizzando la tecnica del DNA ricombinante. 
Per l'immunizzazione dei nuovi nati, di solito oggi, viene utilizzato il vaccino esavalente che oltre a proteggere contro l’epatite B previene anche la difterite, la poliomielite, il tetano , la pertosse e le infezioni invasive da HIB.


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Sifilide


Cos'è la Sifilide?
La Sifilide è causata dal batterio Treponema pallidum . È una malattia complessa che causa vari sintomi nelle diverse fasi dell'infezione. Se non viene curata, la Sifilide può avere complicazioni molto serie.

Come fa qualcuno a prendere la Sifilide?
La Sifilide è trasmessa attraverso contatto sessuale (sesso vaginale, anale o orale) con una persona infetta. In particolare il batterio della Sifilide viene trasmesso attraverso contatto diretto con le ferite della Sifilide, che principalmente accadono nella zona genitale sia degli uomini sia delle donne. Poiché le ferite sono spesso indolori, le persone non sanno di essere infette.

Quali sono i fattori di rischio della Sifilide?
I fattori di rischio primari della Sifilide includono:
Intraprendere sesso rischioso
Fare sesso con più di un partner
Essere in una relazione sessuale con qualcuno che ha molteplici partner di sesso.


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Come potete evitare di prendere la Sifilide?
La possibilità di diventare infetti con la Sifilide può essere ridotta evitando comportamenti sessuali rischiosi.
Per ridurre i rischi:
Usate profilattici di lattice o di poliuretano durante i rapporti sessuali
Limitate il numero di partner di sesso
Se siete stati curati recentemente o state per essere curati per la Sifilide, dovete assicurarvi che il vostro (o i vostri) partner ricevano anche loro le cure per evitare di essere infettati nuovamente. I partner di sesso devono ricevere le cure anche se non hanno nessun sintomo.

Quali sono i sintomi della Sifilide?
Il primo sintomo della Sifilide è di solito un piccola ferita indolore (sifiloma) nella zona a contatto sessuale (pene, vagina, ano, retto, o bocca). La ferita di solito appare 2-6 settimane dopo l'esposizione e sparisce entro poche settimane. Circa 2 -6 mesi dopo che la ferita guarisce, si può rilevare un'eruzione cutanea in tutto il corpo (inclusi i palmi delle mani e le piante dei piedi), linfonodi gonfi, febbricola o affaticamento. Questi sintomi spariscono entro poche setimane. Anche se i sintomi iniziali della Sifilide svaniscono da soli, il batterio della Sifilide rimarrà nel corpo se non viene curato.

Può un'infezione di Sifilide portare ad altri problemi di salute?
La Sifilide è un'infezione molto seria sia per gli uomini sia per le donne. Essa si diffonde attraverso tutto il corpo. Senza un'opportuna terapia antibiotica, la malattia può causare cardiopatie, demenza, cecità, paralisi e morte. L'infezione della Sifilide può incrementare il rischio di acquisizione o trasmissione dell' infezione HIV , il virus che causa l' AIDS .

Qual'è l'incidenza della Sifilide sulla gravidanza?
La Sifilide può essere trasmessa da madre a bambino durante la nascita, concludendosi con una Sifilide congenita. I bambini con Sifilide congenita possono soffrire di cecità, altri gravi danni degli organi e morte

Come viene diagnosticata la Sifilide?
La Sifilide può essere diagnosticata in diversi modi. Un campione della ferita della Sifilide può essere esaminato al microscopio. Inoltre un esame del sangue può essere usato per diagnosticare la Sifilide.

C'è una terapia o una cura per la Sifilide?
La Sifilide viene curata con la penicillina (un farmaco antibiotico). Le persone che hanno avuto la Sifilide per meno di un anno possono essere curate con una dose di penicillina. Per le persone che hanno avuto la Sifilide per più tempo, saranno richieste più dosi di penicillina.
È importante che vi assicuriate che anche il vostro partner riceva la terapia per evitare di essere nuovamente infettati. Evitate di fare sesso mentre siete curati per ridurre le possibilità di ottenere nuovamente l'infezione o di trasmetterla a qualcun altro.

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mercoledì 13 marzo 2013

Infezioni da Mononucleosi


Eziologia: Infezione da Mononucleosi (IM) è un’ infezione virale molto comune. La causa principale di IM (80% dei casi) è il virus di Epstein-Barr (EBV) o Human Herpes Virus 4. EBV fa parte della famiglia degli Herpes Virus. Il termine "mononucleosi" si riferisce all’aumento di un particolare tipo di globuli bianchi (linfociti) nel sangue rispetto agli altri componenti del sangue legato all’infezione da EBV.

Infezioni mortali e uso di antibiotici


Quella degli antibiotici è una questione sempre aperta.
E, sebbene da quando sono stati scoperti abbiano permesso di salvare milioni di vite, c’è il rovescio della medaglia. La storia infatti ci racconta come l’uso sempre più intensivo che si è avuto nel tempo abbia portato a tutta una serie di problemi: uno su tutti, la resistenza dei batteri a questi farmaci. Per “resistenza”, s’intende che l’antibiotico preposto a uccidere il determinato batterio non è più efficace, per cui l’agente patogeno non viene eliminato e l’infezione resta e si aggrava.

Il vaccino serve! Infezioni da pneumococco

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le infezioni da pneumococco rappresentano, ancora oggi, la prima causa nel mondo di morte per malattie prevenibili tramite vaccino nei bambini di età inferiore a 5 anni. Un grosso passo in avanti nella prevenzione è stato fatto grazie alla recente introduzione anche in Italia del vaccino antipneumococcico 13-valente, contenente i sierotipi di pneumococco più frequentemente responsabili di malattia. Questo vaccino ha infatti ridotto l’isolamento nel nasofaringe (naso e gola) dei bambini sani di alcuni dei sierotipi in esso contenuti. Lo hanno rivelato a Milano gli esperti intervenuti al II Congresso «La pediatria nella pratica clinica». Durante la manifestazione sono stati presentati i risultati preliminari di uno studio condotto su circa 1200 bambini, tra i 3 mesi e i 5 anni, con lo scopo di valutare gli effetti della nuova compagna vaccinale con il vaccino 13-valente, che ha sostituito da qualche anno il vaccino 7-valente.