- INGESTIONE
- INALAZIONE
- CONTATTO
- INOCULAZIONE
- TRASMISSIONE IATROGENA
- ACCOPPIAMENTO
Può verificarsi attraverso veicoli meccanici, per esempio acqua contaminata, o ingestione di ospiti intermedi (cisti di cestodi nella carne).
Gli agenti ingeriti, dopo la replicazione e lo sviluppo, vengono solitamente escreti con le feci, originando un cosiddetto «ciclo fecale-orale». Per alcuni agenti, l'escrezione avviene esclusivamente per via fecale, in quanto l'infezione è localizzata al solo tratto intestinale (es. paratubercolosi del bovino).
Altri agenti, una volta assunti per ingestione, possono invadere il torrente circolatorio ed essere escreti, oltre che per via fecale, anche per vie addizionali come l'urina o le secrezioni respiratorie (es. virus della peste bovina).
Gli agenti ingeriti, dopo la replicazione e lo sviluppo, vengono solitamente escreti con le feci, originando un cosiddetto «ciclo fecale-orale». Per alcuni agenti, l'escrezione avviene esclusivamente per via fecale, in quanto l'infezione è localizzata al solo tratto intestinale (es. paratubercolosi del bovino).
Altri agenti, una volta assunti per ingestione, possono invadere il torrente circolatorio ed essere escreti, oltre che per via fecale, anche per vie addizionali come l'urina o le secrezioni respiratorie (es. virus della peste bovina).
INALAZIONE
L'assunzione del contagio avviene attraverso aria contaminata.
La modalità più comune prevede l'escrezione di patogeni attraverso l'apparato respiratorio da parte di soggetti infetti e la penetrazione nell'ospite recettivo per inalazione.
A questo proposito è da sottolineare che le goccioline eventualmente presenti nell'aria espirata (es. colpi di tosse) sono di dimensioni relativamente grandi; esse tendono a sedimentare rapidamente per effetto del loro stesso peso e non viaggiano a lunga distanza. Pertanto, il rischio di infezione per inalazione di un aerosol espirato è limitata alla zona posta direttamente di fronte e nelle immediate vicinanze dell'individuo infetto. Questa zona viene detta «cono espiratorio».
La modalità più comune prevede l'escrezione di patogeni attraverso l'apparato respiratorio da parte di soggetti infetti e la penetrazione nell'ospite recettivo per inalazione.
A questo proposito è da sottolineare che le goccioline eventualmente presenti nell'aria espirata (es. colpi di tosse) sono di dimensioni relativamente grandi; esse tendono a sedimentare rapidamente per effetto del loro stesso peso e non viaggiano a lunga distanza. Pertanto, il rischio di infezione per inalazione di un aerosol espirato è limitata alla zona posta direttamente di fronte e nelle immediate vicinanze dell'individuo infetto. Questa zona viene detta «cono espiratorio».
Molto diversa è trasmissione per aerosol, che comporta la formazione di particelle molto piccole e che, quindi, sedimentano molto lentamente e sono facilmente veicolate dalle correnti d'aria. In questo caso, è possibile la trasmissione a lunga distanza.
Propriamente, per «aerosol» si intende una sospensione colloidale di particelle molto piccole (1-1000 nanometri o nm) liquide o solide (fase dispersa) in un gas (fase disperdente). Pertanto, con il termine aerosol si può anche indicare una sospensione di particelle virali, mentre i batteri non possono formare «aerosol» in quanto hanno dimensioni maggiori (>1000 nm) rispetto a quelle colloidali.
Propriamente, per «aerosol» si intende una sospensione colloidale di particelle molto piccole (1-1000 nanometri o nm) liquide o solide (fase dispersa) in un gas (fase disperdente). Pertanto, con il termine aerosol si può anche indicare una sospensione di particelle virali, mentre i batteri non possono formare «aerosol» in quanto hanno dimensioni maggiori (>1000 nm) rispetto a quelle colloidali.
Le dimensioni delle particelle e la distribuzione dei flussi nelle vie aeree consentono di prevedere in quale regione anatomica avverrà il deposito. In linea di massima ed a titolo di esempio, si può affermare che, nell'uomo:
- le particelle di diametro superiore a 10 micrometri sono intercettate a livello delle vie aeree alte
- quelle comprese fra 5 e 10 micrometri si depositano preferibilmente fra la faringe e la V/VI diramazione bronchiale
- quelle di 1-5 micrometri raggiungono e si depositano a livello delle diramazioni bronchiali più periferiche
- quelle di diametro <1 ad="ad" essere="essere" li="li" micrometro="micrometro" riespirate="riespirate" tendono="tendono">1>
CONTATTO
La trasmissione per contatto è quella che si verifica senza l'intervento di vettori o di elementi esterni. E' particolarmente importante nel caso degli agenti che vengono eliminati attraverso le superfici corporee (es. virus della malattia vescicolare o del vaiolo) e che penetrano nell'ospite recettivo per via cutanea. Pochissimi agenti vengono trasmessi per autentico 'contatto'; in genere è necessario che sulla cute del ricevente ci siano delle soluzioni di continuo, anche microscopiche. La trasmissione per contatto può verificarsi anche attraverso morsicatura (rabbia) o graffio (es. malattia da graffio del gatto).
INOCULAZIONE
É l'introduzione dell'agente nell'organismo ospite attraverso puntura della cute o attraverso una ferita.
La forma più tipica di trasmissione per inoculazione avviene ad opera di artropodi che inoculano l'agente per puntura della cute. (es. mosca tsetse per Tripanosoma, che si sviluppa nelle ghiandole salivari ed intestino della mosca stessa). L'inoculazione è talvolta rappresenta un caso particolare di trasmissione per contatto (es. morsicatura di cane rabido, ossia affetto da rabbia).
La forma più tipica di trasmissione per inoculazione avviene ad opera di artropodi che inoculano l'agente per puntura della cute. (es. mosca tsetse per Tripanosoma, che si sviluppa nelle ghiandole salivari ed intestino della mosca stessa). L'inoculazione è talvolta rappresenta un caso particolare di trasmissione per contatto (es. morsicatura di cane rabido, ossia affetto da rabbia).
TRASMISSIONE IATROGENA
Letteralmente significa «originata da un medico». Si riferisce a quel tipo di trasmissione che si verifica nel corso di pratiche mediche o chirurgiche. Può avvenire per introduzione di patogeni mediante (1) strumentazione non sterile (chirurgia in assenza di asepsi, tatuaggi), oppure (2) farmaci o vaccini accidentalmente contaminati da agenti patogeni (es. Pseudomonas aeruginosa in antibiotici per trattamento mastiti in asciutta).
ACCOPPIAMENTO
Esistono agenti che possono essere trasmessi durante il coito; alcuni si trasmettono soltanto in questo modo e sono responsabili delle cosiddette «malattie veneree», oggi più comunemente definite come «malattie a trasmissione sessuale».
La trasmissione sessuale può avvenire anche negli artropodi (es. virus della peste suina africana che può essere trasmesso dal maschio alla femmina di zecche del genere Ornithodoros).
La trasmissione sessuale può avvenire anche negli artropodi (es. virus della peste suina africana che può essere trasmesso dal maschio alla femmina di zecche del genere Ornithodoros).