giovedì 28 febbraio 2013

Le infezioni vaginali


Le infezioni vaginali sono il motivo più frequente di consultazione ginecologica nelle donne adulte. Secondo le statistiche riguardano ciascuna almeno una volta nella vita
Le forme di infezione più correnti, quasi il 90% delle vaginiti, sono la vaginosi batterica e la vaginite micotica o da lieviti. La vaginite da trichomonas rappresenta da sola circa il 10% di tutte le infezioni.






Herpes simplex


Anche i virus possono provocare infezioni a livello vaginale: è il caso dell'Herpes simplex (HVS-1 e HVS-2), lo stesso patogeno responsabile del comune Herpes labiale. L'herpes simplex genitale - o più semplicemente Herpes genitale - è responsabile di lesioni papulose sulle delicate zone intime, fastidiose, dolorose o purulente. Il patogeno trasmette l'infezione per semplice contatto sessuale non protetto con soggetti contagiati; il rischio di contrarre l'infezione aumenta in caso di calo delle difese immunitarie, stress, alterazioni dell'equilibrio ormonale e compromissione del sistema immunitario.

Trichomonas vaginalis


Altra infezione vaginale trasmessa sessualmente è la tricomoniasi: come il termine preannuncia, la malattia è causata da un protozoo flagellato noto come Trichomonas vaginalis, implicato nelle malattie veneree più diffuse al mondo. La trasmissione dell'infezione è possibile anche, semplicemente, utilizzando asciugamani e biancheria infetta o per via materno fetale.
Il parassita, attecchendo alle mucose delle pareti vaginali, altera la flora batterica locale, competendo con i lattobacilli normalmente presenti, la cui funzione è quella di difendere la vagina da eventuali insulti patogeni.

Infezione della vescica


Infezione della vescica è una delle condizioni di salute causate a causa di un'infezione batterica. Cystisis, comunemente indicato come l'infezione della vescica è dovuta a causa di invasione di alcuni batteri nel tratto urinario. Come risultato di questi batteri, della vescica e dell'uretra viene infettato. Infezioni della vescica sono una delle malattie di scorta, specialmente nelle donne.

Mycoplasma hominis


Altra infezione d'interesse ginecologico piuttosto comune nelle donne in età fertile è quella causata da Mycoplasma hominis: i micoplasmi non sempre presentano un'azione patogena, dal momento che alcune specie popolano le mucose genitali femminili.Tuttavia, quando l'equilibrio della flora batterica intestinale viene alterato, il Mycoplasma hominis può trasformarsi da commensale ad opportunista e creare un danno in modo più o meno feroce. In alcuni casi, l'infezione vaginale scatenata da questo microorganismo può degenerare fino alla malattia infiammatoria pelvica.

Infezioni lenti a contatto


Le persone che usano lenti a contatto durante la notte corrono il rischio di contrarre delle cheratiti, gravi infezioni dell'occhio che possono danneggiare permanentemente la cornea, ma, secondo una nova ricerca, la nuova generazione di lenti a contatto può ridurre considerevolmente il rischio.
Lo studio, pubblicato nel British Journal of Ophthalmology, ha scoperto che le nuove lenti a contatto all'"idrogel di silicone", quando usate per molto tempo possono ridurre di cinque volte il rischio di gravi infezioni.
I ricercatori britannici si sono serviti di dati ottenuti dallo studio di un anno dei pazienti del Royal Eye Hospital di Manchester che lamentavano gravi problemi agli occhi.

Gardnerella vaginalis


La Gardnerella vaginalis, proprio come la candida, è un simbionte della flora batterica intestinale umana che, in condizioni ad essa favorevoli, crea danno replicandosi indiscriminatamente. Il suddetto batterio è uno degli agenti eziologici protagonisti d'infezioni batteriche come vaginiti e vaginosi, la cui colonizzazione è favorita da alcuni elementi, come l'abuso di antibiotici, la somministrazione di contraccettivi uterini, i lavaggi vaginali interni frequenti, la scarsa igiene intima e i rapporti sessuali completi (lo sperma lievemente alcalino altera il pH vaginale, che dovrebbe essere lievemente acido).

Candida albicans

La Candida albicans è un micete che, in alcune donne, vive in simbiosi con la flora batterica intestinale, senza dunque arrecare danno alcuno; in condizioni ad essa favorevoli, la Candida prolifera indiscriminatamente, arrecando un danno più o meno importante (trasformazione da microorganismo commensale ad opportunista). Tipiche, dunque, sono le infezioni vaginali provocate da questo fungo: la trasmissione, oltre che per contatto sessuale, può avvenire tramite l'utilizzo promiscuo di biancheria infetta, o per via materno fetale. Alcune malattie, come l'ipotiroidismo, l'iposurrenalismo, la neutropenia grave, la leucemia ed i tumori, possono esporre la donna ad un maggior rischio di contrarre infezioni vaginali di ogni tipo, compresa la Candida.

giovedì 21 febbraio 2013

Le infezioni del glande

INFEZIONI DELL'UOMO

Le infezioni del glande sono spiacevoli processi infettivi - generalmente batterici o fungini - coinvolgenti alcune aree genitali maschili, che possono diffondere ed arrecare danno anche nelle altre sedi anatomiche adiacenti; in questa sezione, rientrano numerosissime patologie, tra cui labalanite, le verruche genitali, le candidosi, il lichen planus ed altre affezioni trasmissibili sessualmente (es. gonorrea). In questo articolo informativo, verranno riportate le caratteristiche generali delle infezioni al glande maggiormente diffuse nel sesso forte; da non dimenticare, tuttavia, che quando si consuma un rapporto non protetto, le infezioni del glande possono essere trasmesse facilmente anche al partner sessuale.

Lesioni ulceronodulari cutanee

Ulcere. Lesioni ulceronodulari cutanee primitive sono provocate da alcuni microrganismi, come i micobatteri, Sporothrix sp, C. diphteriae, B. anthracis, F. tularensis.
Più generalmente però i batteri colonizzano o infettano ulcere originate da cause non
infettive.
Le ulcere cutanee più frequenti nella pratica clinica sono dovute a insufficienza
vascolare venosa (u. varicose) o arteriosa, a compressione (decubiti), a ustioni o congelamento, a neuropatie (ulcere diabetiche) o ad altre malattie sistemiche (neoplasie, anemia
a cellule falciformi).

Otite esterna

Otite esterna. Questa malattia merita un’attenzione particolare da parte del microbiologo, per la difficile valutazione del ruolo eziologico rivestito dai microrganismi in un
canale uditivo malato.
Il problema è analogo a quello di altre zone della cute, con la differenza che dermatiti
seborroiche, atopiche o di altro tipo sono soggette nella sede auricolare, più che in altre,
a colonizzazioni e infezioni secondarie.

Intertrigine

Intertrigine. I principali fattori eziologici dell’intertrigine sono di tipo meccanico e
l’infezione secondaria subentra immancabilmente. Le lesioni intertriginose si originano
nelle zone ove due superfici cutanee sono in stretto contatto. Caldo e sudore provocano
macerazione e irritazione, specie ove la cute è sottile. Le sedi classiche sono l’inguine,

Fistole

Fistole. Una fistola è un tragitto che mette in comunicazione una sede profonda di
infezione con un orifizio che si apre sulla cute. Esempi importanti di infezioni profonde
ad evoluzione fistolosa sono i Micetomi e la Tubercolosi.
Più comunemente il microbiologo si deve però confrontare con infezioni fistolose da
S. aureus, Coliformi e Pseudomonas, che causano osteomieliti, linfadeniti e ascessi.

Ascessi

Ascessi. Gli agenti eziologici degli ascessi cutanei variano in funzione della loro
localizzazione corporea.
S. aureus è presente nella metà o più delle idrosadeniti ascellari, delle paronichie
delle mani e degli ascessi mammari puerperali. La sua frequenza scende al 20-40% negli
ascessi mammari non puerperali e in altri ascessi del tronco, delle estremità, dei glutei e
delle regioni inguinali. Questo germe è ancora meno frequente negli ascessi del capo e
del collo, dei genitali e della regione anale.

INFEZIONI DA BATTERI GRAM NEGATIVI

Le infezioni cutanee da Gram negativi sono molto meno frequenti di quelle da
Stafilococco e Streptococco, ma rivestono una considerevole importanza clinica.
Per giungere con successo alla diagnosi batteriologica, sarebbe molto utile che il
microbiologo fosse informato del sospetto clinico; in caso contrario egli deve cercare di
raccogliere direttamente dal paziente importanti dati anamnestici.
Pseudomonas aeruginosa è la causa di alcune infezioni superficiali che rivestono
aspetti particolari. Il microrganismo colonizza facilmente nicchie ambientali umide e, in
quanto tali, anche alcune zone del corpo. Tipiche infezioni da Pseudomonas sono l’otite
esterna, le follicoliti associate all’idromassaggio, le paronichie.

EPIDERMOFIZIE INTERDIGITALI DEI PIEDI

Nelle EPIDERMOFIZIE INTERDIGITALI DEI PIEDI la desquamazione prodotta dall’infezione fungina, combinata con l’occlusione, la macerazione e l’umidità,
promuove la proliferazione dei corinebatteri, specie di Brevibacterium. Il risultato è una
accentuazione dei fenomeni infiammatori, con dolore, edema e fissurazione.
Una terapia efficace può richiede agenti attivi contro funghi e batteri, come gli imidazolici.

CHERATOLISI PALMO-PLANTARE

La CHERATOLISI PALMO-PLANTARE consiste in numerose erosioni delle
piante dei piedi o in rilievi anulari sulla palma delle mani.

mercoledì 20 febbraio 2013

L’ERITRASMA

L’ERITRASMA è una comune infezione cutanea cronica del
derma, talvolta asintomatica, altre volte pruriginosa, causata da C. minutissimum. L’ E.
di solito colpisce le zone umide della pelle, come l’inguine, l’ascella e gli spazi interdigitali dei piedi. Nelle aree tropicali il disturbo  è di solito più esteso e colpisce qualsiasi
regione del corpo.

Carbonchio

Carbonchio.Questa malattia altamente infettiva degli animali è trasmessa all’uomo
dal contatto con essi o con le spore, che rimangono vitali per anni nel terreno. La forma
cutanea inizia come una papula rosso-scura, che poi si ingrandisce e diviene una bolla
piena di pus sanguinolento (pustola maligna) con notevole infiltrazione periferica.

Difterite

Difterite. C. diphteriae può contaminare cute e ferite in soggetti dimoranti in aree
geografiche ove la malattia è ancora diffusa.

Eresipeloide

Eresipeloide. È una cellulite non suppurativa relativamente poco comune dovuta al
bacillo gram positivo Eresypelothrix rhusiopathiae (E. insidiosa). È considerata una
malattia professionale di pescatori e di addetti alla lavorazione di pesce e carni macellate: le mani e le dita sono le sedi più frequentemente interessate.